I miei post "seduta" sulla panchina rossa non arrivano mai improvvisamente.. maturano dentro per settimane, mesi... anche anni e poi "devono" trovare spazio. Il pensiero fa la sua strada... anzi più d'una. Parte in quarta, si arresta.. sbaglia, torna indietro.. e alla fine prende una forma definita.. non definitiva, badate bene, perchè ho imparato che non ci si può imporre di essere in un dato modo per sempre. Non è nella nostra natura. Chi lo fa o crede di farlo.. o si sbaglia o si costringe dentro ad una gabbia.
Questa premessa doverso, per fare alcune considerazioni sulle persone o meglio sugli "ambienti" che frequento nel web. Su questo insieme di persone tanto diverse e tanto lontane che ho conosciuto da quando ho aperto il mio blog, da quando mi sono iscritta all'ASI, da quando anche sui social network interagisco con persone che hanno la mia stessa passione per ciò che è creativo.
Posto che da alcune di queste conoscenze virtuali sono nate conoscenze personali ed amicizie vere... il nocciolo della questione è un altro.
Chi mi conosce bene mi ha già sentito dire questo: "il mondo dei "creativi", (in questo caso parliamo del mondo virtuale naturalmente) altro non è se non un campione del mondo reale".
Quindi smettiamo di fingere di essere tutti ben disposti verso il prossimo, tutti pronti alla comprensione, alla condivisioni, alla tolleranza. Non è vero.
Ci sono incomprensioni, antipatie, malintesi... proprio come nella vita di tutti i giorni e con le persone che incontriamo fisicamente uscendo dalla porta di casa.
E' impossibile andare d'accordo con tutti, è impossibile andare a genio a tutti. Esiste un'aggravante... anzi due.
La prima è che c'è chi riesce via mail o via commenti o via post ad osare come mai farebbe avendo una persona davanti fisicamente. Il pc fa da scudo, da barriera. tutto sommato si può essere "cattivi" rimanendo protetti.
L'altra è che la mancanza di un contatto visivo "fisico" impedisce di chiarirsi bene. Il che è anche peggio.
Volete mettere una bella litigata con un collega o con la vicina di sopra che annaffia i fiori sul vostro bucato??
Nel web è tutto più infido, più sottile.... si possono seguire "litigi", o malumori saltare di blog in blog, di lista in lista, di post in post, di messaggio in messaggio.
Ammorbano, è proprio il termine adatto, qualcosa che dovrebbe essere amore per il "creare"... apprezzamenti per un lavoro o anche critiche, perchè no.
Io lo trovo molto triste. Parlare al mondo - perchè di questo si tratta - di un sentimento contrastante verso una persona o una categoria di persone senza avere il coraggio di dire con chi si è arrabbiati e perchè, o magari verso i diretti interessati.... Seminare qua e là tracce di un malessere (magari anche legittimo) al solo fine di sfogarsi credo, di dare spazio al proprio sentimento in mancanza di un contatto e quindi di un coraggio palpabile... con messaggi apparentemente innocui. Apparentemente. Appunto.
Come "apparente" è ciò che si vede sullo schermo del computer.
Le persone reali e vere sono un'altra cosa ed affrontano le cose in un altro modo.
Per fortuna, aggiungo io.