sabato 18 febbraio 2012

Di incontri e di addii

 

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Io sono una “visiva”. Le emozioni, le sensazioni, le persone dentro di me si trasformano in immagini. A volte riesco a visualizzarle, altre volte le percepisco ma restano nascoste.

Questo per dire che ho per anni immaginato la mia vita come una strada di campagna, diritta, da percorrere avendo a fianco le persone a me più care. Schierati ai miei lati.

In realtà la mia vita non è stata una soleggiata passeggiata per una strada di campagna. Non lo è quasi per nessuno. Ma soprattutto non è stata e non sarà così poco popolata.

La quotidianità è ricca di incontri e di conseguenza di addii. Persone che per un motivo o un altro fanno un tratto di strada con me, vicino o lontano, di fianco, dietro, seduti  ai bordi.

Ci sono le persone che hanno condiviso la mia “gioventù”, compagni/e di scuola alcuni persi e poi ritrovati dopo anni ed ora ancora vicini. Ma ci sono presenze meno scontate.

Per 15 anni ho fatto colazione nello stesso bar, alla stessa ora. Per anni ho visto tutte le mattine le stesse persone, scambiato poche parole ma che nel tempo hanno fatto nascere una conoscenza, una simpatia. Alcuni erano pensionati che alle 8 erano già in piedi da qualche ora, altri operai, professionisti.

Naturalmente non sono stati gli stessi per tutti quegli anni. Sono cambiati. Qualcuno ha semplicemente cambiato bar, qualcuno posto di lavoro, qualcuno ha lasciato questo mondo.

E poi ci sono i colleghi. Nel mio lavoro si cambia sede ogni tanto, dipende. Oppure se hai la fortuna (o sfortuna… a seconda dei casi) di rimanere fermo, cambiano i colleghi intorno a te.

E così trascorri  anni con qualcuno che vedi tutti i giorni lavorativi. Qualcuno che ha una famiglia come te, che come te arriva con il suo bagaglio di pensieri, gioie, dolori, preoccupazioni, aspettative. C’è chi si sposa, chi si separa, chi aspetta  un bambino, chi soffre per un lutto. Chi gioisce con te quando sei felice, e cerca di dimostrarti che ti è vicino se sei giù.    Chi aspetta una diagnosi, chi una promozione. E tutti i giorni ognuno porta in ufficio il suo pezzetto di vita.

Io sono stata molto fortunata. Ho incontrato pochissimi colleghi che preferisco non ricordare, molti che sono passati senza lasciare traccia ma anche molti che invece mi hanno dato qualcosa, qualcuno mi ha dato moltissimo. Con qualcuno ho combattuto battaglie di lavoro e personali, fianco a fianco, tutti i giorni. Ognuno con i suoi limiti, ognuno con le sue qualità.

Ecco. Quando è il momento di salutare uno di questi amici, bisogna avere il coraggio di dire che sì, è vero, è inevitabile, la quotidianità non sarà più la stessa. Voglio pensare che ci siamo “trovati” per un periodo e non che ci perderemo per sempre. Quello che abbiamo raccolto insieme rimane con noi. E’ una fortuna avere fatto un pezzo di strada con voi. Grazie. 

11 commenti:

  1. La foto è bellissima.
    Quanto hai scritto lo condivido appieno.
    Triste,dolce,saggio... forse è semplicemente la vita.E va vissuta appieno in ogni suo istante con chi abbiamo a fianco! ciao carissima!

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  2. Quello ke hai scritto mi ha toccato molto da vicino.. Percbe' anke io da qualche mese ho "perso" un buon collega.. E le tue parole mi fanno forza.. Anke se so ke nulla sara' come prima.. Dovro' proseguire la mia strada.. E lui la sua. Un abbraccio

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  3. Quello ke hai scritto mi ha toccato molto da vicino.. Percbe' anke io da qualche mese ho "perso" un buon collega.. E le tue parole mi fanno forza.. Anke se so ke nulla sara' come prima.. Dovro' proseguire la mia strada.. E lui la sua. Un abbraccio

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  4. bellissimo post... leggerlo mi ha allargato il cuore....
    La FEDe =^.^=

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  5. Le belle persone raccolgono quel che seminano.

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  6. Che bel pensiero hai voluto condividere... ti abbraccio.

    S.

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  7. grazie per aver condiviso con noi anche questo ciao rosa.kreattiva

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  8. Ciao, quello che hai scritto mi ha commossa. Sia per il contenuto che per il modo (sono un'esteta)....E' vero per tutti e l'hai saputo esprimere con la grazia che ti contraddistingue.
    ciao da lea

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  9. Lavoro nella stessa azienda dal '94 e tra cambiamenti e passaggi mi sono ritrovata molto nelle parole del tuo post! Hai detto una verità

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  10. Ho visto la panchina rossa e sapevo che avrei letto qualcosa carina,e così è stato ,ma mi è venuta una tristezza e una voglia di piangere che non ti dico,chissà che tasto hai toccato senza volere,o questo mio cuore stanco si commuove troppo facile,mi sento stupida di piangere su una tastiera,o forse,troppo sola.Un abbraccio.

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  11. Mi piace molto quello che hai scritto e come lo hai scritto ! Hai saputo cogliere un pezzetto di vita di ognuno di noi !
    Mi piace molto!
    Buona giornata
    Giusi

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Chi passa di qui scrive...(purtroppo ho dovuto togliere la possibilità per gli anonimi a causa di troppo spam...)