Vorrei inaugurare una sorta di “rubrica” dedicata a poesie o scritti che vorrei voi – che passate di qui – leggeste. Non avrà alcuna scadenza periodica, sarà “sorella” della panchina rossa.
Sono parole che mi hanno colpito, nelle quali un giorno o oggi mi sono ritrovata…. Ad inaugurarla questa poesia bellissima che ho trovata “appesa” in un posto dove vado tutte le settimane. Parla di un viaggio… del viaggio che tanti di noi stanno facendo. Non servono altre parole. Solo: leggetela con calma, e magari più volte, non è “leggera”, nè semplice, però tremendamente vera.
Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.(Costantino Kavafis)
mio marito è per tre quarti greco. allora gli ho chiesto: costantino kavafis è famoso? e lui, prima mi ha corretto la pronuncia, poi ha detto abbastanza, ma con un tono mooooolto ironico.
RispondiEliminaBella la tua nuova rubrica. bacioni
Ciao! Ho scoperto ora ora questo tuo blog, e questa rubrica che hai deciso di aprire è veramente graziosa :)
RispondiEliminaE' bello sapere che c'è gente a cui ancora piace leggere e condividere quel che legge :)
Ti seguirò con piacere!
A presto!
Elan
Bella questa poesia, l'avevo gia' letta ma è sempre molto bello rileggerla, è profonda e ti fa pensare:grazie, seguiro' con attenzione anche questa tua nuova rubrica.Ciao e buona giornata
RispondiEliminaGilda
Bellissima! Adoro le poesie!!
RispondiEliminaCiao cara Cris,sono stata qualche giorno al mare,perciò il silenzio(ma non l'obblio!).Ti ringrazio della fortissima poesia che ci hai regalato.Quante volte avrei voluto il viaggio più leggero perdendo di vista Itaca,dimenticando i tesori,non vedendo le spiagge dove riposare.Un abbraccio e grazie di essere la bellissima persona che sei!
RispondiEliminaMa che bella questa poesia e che bella idea hai avuto ,Bravissima!
RispondiEliminabellissima! grazie. (ps secondo me dobbiamo non rispondere più alla tizia. si vede che è danneggiata gravemente). bacio
RispondiEliminaItaca...un viaggio...bel testo, bella poesia...anche se non completamente nelle mie corde...
RispondiEliminaSecondo me per dire tutto quello che quel signore ha detto bastava una frase, forse due...ma lo sai come sono....
Buona l'idea...continua cosi, io ti seguo...e ogni tanto scrivo...
Baci
Antonella
Ciao Cristina, bella poesia e bella l'idea dell'angolino dedicato!
RispondiEliminaTi seguo sempre molto volentieri e ti ringrazio di passare da me e lasciarmi spesso parole gentili!!!
Ciao ciao Gio'
Che bella poesia !
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