sabato 19 maggio 2012

Ricordi e canestri

 

canestri

Oggi ho comperato un cespuglio di canestri da piantare in giardino.

Domani saranno 30 anni che manca mio padre.

Una vita.

Quasi.

Quando ero bambina, fuori dalla casa dove abbiamo abitato per un periodo c’era un cespuglio di canestri (o fiori d’angelo). Ad aprile fiorivano un’infinità di piccoli, delicati, profumatissimi fiori su lunghi rami. Li  tagliavamo e riempivamo dei grandi vasi.

Era una casa molto vecchia, in una corte del settecento. Dovevano essere le abitazioni dei lavoranti. E quella doveva essere una sistemazione provvisoria. E invece ci siamo rimasti anni. Con la stufa a kerosene, lo scaldabagno a legna, tutti e 5 a dormire in una sola camera. Eppure l’abbiamo amata. siamo stati bene.

Mio padre allora era vivo.

Nel tentativo di dare una forma a questa assenza, oggi finalmente ho trovato un modo: ripiantare una pianta di canestri.

Domani. Il 20 maggio. Il giorno in cui tutto cambiava. Volevo scrivere finiva, ma non sarebbe la verità.

E ripartire. Dopo avere pianto le lacrime necessarie, avere tirato fuori la rabbia, il dolore… piantare delle radici nella terra e sapere che presto questi fiori come allora torneranno nella mia vita.

Lacrime per un’assenza troppo lunga, troppo profonda. Rabbia per le mie  figlie e i miei nipoti che non hanno potuto conoscere il nonno. Per lui che non li ha visti, abbracciati, che non ha potuto insegnare loro nulla delle mille cose che sapeva fare.

Che non ci ha viste diventare grandi. Me e le mie sorelle.

Anch’io non ho fatto in tempo a imparare tante cose papà: non ho mai usato il trapano. Avrei voluto tanto.

Aspetteremo insieme che fioriscano i canestri.

Io qui. Tu ovunque sia.

10 commenti:

  1. Un dolcissimo ricordo Cri!
    Ti abbraccio perchè credo che la perdita sia dolorosa il primo giorno come l'ultimo.

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  2. Ti abbraccio anch'io col cuore, mamma mia 30 anni!
    La vita a volte è proprio stronza.
    Ovunque sia ti guarda e sorride felice della splendida donna che sei diventata!

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  3. manca a tutte, sempre e comunque.
    Ma ti ricordi i buchi delle pantegane sotto l'albero dei canestri? ed i vetri che ci mettevamo dentro ed il cemento che immancabilmente rosicchiavano???? e la buca della sabbia che ci aveva fatto nel giardinetto? ed il trapano ho imparato io ad usarlo (più o meno), come pure ad aggiustare una spina elettrica e le ruote bucate.... ed usare il pantografo, e fare i "lavoretti" tutto homemade come piaceva a lui.... una gigantesca eredità che ci ha lasciato! Io ho un bambino che porta anche il suo nome perchè era una promessa che avevo fatto 30 anni fa, come oggi, quando l'ho salutato. Giuly

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    1. Certo che ricordo! e quando ci faceva le ali di cartone?

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  4. Un post bellissimo, chi non ha piu' un genitore non puo' non capire le sensazioni che hai descritto qui.
    Ti abbraccio forte.
    Elena

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  5. ...non può che essere fiero di Voi! Un abbraccio! Daniela

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  6. un post dolcissimo..."ovunque lui sia"...apprezzerà sicuramente...
    un abbraccio! Glen

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  7. ...30 anni...per me oggi è 1 mese...un mese lungo un'eternità, ma mi rincuorano le tue parole, fatte di ricordi e pensieri dolci...sarà un vuoto che nulla colmerà...ma ci sarà sempre il ricordo di ciò che ci ha lasciato...vi sono vicina, con il cuore.
    un abbraccio.

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  8. Bellissimo e verissimo il tuo post, a tuo padre piacerà moltissimo
    Un abbraccio
    Emi

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Chi passa di qui scrive...(purtroppo ho dovuto togliere la possibilità per gli anonimi a causa di troppo spam...)